“NON LASCIATE SOLA LORETA”
Sei il fiore più bello del mio giardino,
dico a Luciano, nonostante così provato
dalla malattia, dimagritissimo, debilitato,
tremante, ha bisogno di continuo aiuto.
Risponde anche tu, ci stiamo sostenendo
a vicenda in questa prova durissima,
in questa fase dell’età molto incerta,
debolissima. Non mi devo preoccupare
di niente, affido tutto a Te che puoi
tutto, Signore, hai detto a Zaccheo, oggi
vengo a visitarti proprio nella tua casa.
Tu vieni e stai con me nel bisogno, nella
mia fragilità a donarmi la Tua vicinanza,
così Ti vedo Angelo bianco accanto e
riesco a far mangiare Luciano che non potrebbe,
Maria di Fatima si fa vedere col cuore nella
mano che me Lo dona, vicino al mio
letto. Il Cielo è con me, non immaginavo
quanto fosse importante e duratura l’unione
matrimoniale consacrata, non si scioglie,
mai cresce, è reciproca inanellazione
fedelissima, è duratura, è per l’eternità,
è mistero, è indissolubile. Capisco ora
che Luciano è così gravemente malato che