L’AMORE CRESCE NELLA MALATTIA
(APRILE 2019)
Loreta, l’accarezzo, mi dice sei la mia
nutrice. Che vuol dire dico, per farlo
parlare, perché non parla quasi più, so
invece il significato. È quello che fai
replica. Gli preparo le pappine adatte
a lui, come un bimbo piccolo, perché
non può ingoiare bene ed ha sempre
l’atto del vomito. Lo alzo per mangiare
farlo e portarlo in carrozzina un po’
fuori all’aria. Racconto la vita, questa
è vita anche nella sofferenza, anche piangendo
pur per dover alimentarsi. Egli non ce la fa,
io sempre lo incoraggio ad avere forza,
a continuare a farcelo ad andare avanti.
Non immaginavo mai che un uomo così
forte, vigoroso dovesse chiedere sempre “Aiuto
aiuto e non farcela e dovesse avere bisogno
di tutto”. Carissimo Luciano nonostante tutto
è dono anche la malattia, capisco i segni
misteriosi di questo nuovo percorso. Ti invito
ogni giorno ad avere il coraggio di non avere
paura. La nostra casa è diventata un Ospedale
da campo, tu il Cristo sofferente, portiamo