delle religioni del mondo a pregare per la pace.
Del ventisette ottobre millenovecentottantasei l’unione
è stata un evento storico che si è ripetuto negli
anni il cui messaggio di incontro è attualissimo,
consegnato alla storia. Il Papa ha affidato al Padre
di tutti l’agognato sogno dell’umanità intera, là dove
è vissuto il Santo Patrono d’Italia. Celebre il suo
scritto: “Il Signore fa di me uno strumento della Tua
pace, dove c’è odio che io porti amore”. Soltanto
nella mutua accettazione dell’altro e nel mutuo
rispetto, reso più profondo dall’amore l’umanità
può riconciliarsi, così ha ribadito il Santo Papa anche
nel millenovecentonovantatrè mentre è
infuriata la guerra nei Balcani. Ha alzato purtroppo
la voce per apostrofare quando era necessario
mafiosi e malviventi in nome della sociale
giustizia, del bene comune, memorabilmente,
chiedendo conversione, pentimento per fraterne
convivenze. Paladino di alti valori di fede,
di passione all’uomo, agli ultimi, ai sofferenti
a tutti voce, spirito, cuore, anima, impegni
vicinanza per sanare e consolare, ha manifestato le Sante vie,
i percorsi veri da raggiungere di ascolto, di dialogo, di pace.