13. UNO SGUARDO RICCO DI AMORE.

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A MIO FIGLIO FRANCESCO PIO

Hai due nomi di due grandissimi
e maestosi Santi, per devozione, uniti
nelle stimate e nella vicinanza
immolata a Nostro Signore per carità

e per amore per la salvezza dell’umanità.
S. Francesco, ricco, dopo una giovinezza scapestrata
si decide a cambiare vita sulla sequela
evangelica, decide di rinunciare alla materialità

dei beni per predicare, seguito da altri giovani,
la povertà, come mendicanti. Fonda l’ordine
dei Frati Minori, indossa un saio di tela con lacci
di corda, alle pendici della città. Il suo messaggio coinvolge,

gioiosamente, superando i confini del cristianesimo
anche la natura, gli animali, ai quali era negata ogni
forma di pietà e di rispetto. Per amore scrive il Cantico
delle creature e rievoca tramite il presepe la nascita di

Cristo. Ha cambiato, provato da digiuni, quasi cieco, indebolito con i piedi e le mani segnati, il mondo con la purezza della fede diceva: “ Nessuno mi insegnava
quel che dovevo fare, lo stesso Altissimo mi rivelò

di vivere del Vangelo secondo le parole. D’Italia Patrono,
si trova tumulato ad Assisi nella basilica. Padre Pio è entrato
a sedici anni nell’Ordine dei Cappuccini, porta le piaghe
della Passione di Gesù per cinquant’anni fino alla morte.

Si diffonde la sua fama di santità, si moltiplicano le notizie