13. UNO SGUARDO RICCO DI AMORE.

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A MIA FIGLIA M. GRAZIA

Porti il nome della Madonna Maria,
in aggiunta Grazia, come tua nonna.
Tuo padre ha voluto che ti chiamassi
così, per testimoniare le tradizioni,

per devozione e rispetto ad entrambe
le mamme, quella terrena e quella celeste.
Alla tua nascita la nostra felicità è stata
massima, venivi ad allietare la nostra vita.

Non sono mancate le difficoltà,
dovute ai tuoi problemi allergici
al lattosio e al glutine, che ci hanno resi
fragili, inesperti, ma subito in preghiera.

Ti voglio col cuore ringraziare, perché
da quella grande sofferenza per la tua
salute, da soli e incapaci di risolvere
una malattia seguita da ricoveri ed incertezza,

io e tuo padre abbiamo iniziato a chiedere
l’aiuto ai Santi, nostri intercessori, in particolare
a S. Pio, la cui immaginetta mi è stata
offerta nelle corsie. Era troppo importante la tua vita

per me, non volevo perderti. Ecco, quindi,
il nostro atto di umiltà e di speranza,
di fede, di forza, di coraggio nella nostra
impossibilità, l’affidamento ai divini

propositi. È tutto questo che vorrei augurarti,