13. UNO SGUARDO RICCO DI AMORE.

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A MIO FIGLIO LUCA

Sei il mio primogenito, porti dalla nascita
il nome dell’Evangelista del primo
secolo. Sei nato il giorno del Santo
festeggiato. Dante lo definisce: “lo scriba

della mansuetudine di Cristo”, perché
nelle pagine del suo Vangelo predominano
immagini di dolcezza, di gioia, di amore.
Luca, nato in Siria, di religione pagano,

esercita la professione di medico, coltiva
la pittura e la letteratura. Avrebbe dipinto
nella casa di Nazareth proprio sul legno del tavolo,
dove la Vergine pregava e si cibava, della Madonna

il primo ritratto autentico. Secondo la
tradizione quell’immagine corrisponde alla
Madonna nera – che significa “Colei che
indica la strada” – oggi conservata e

venerata a Czestochwa in Polonia, proveniente
da Costantinopoli, città di cui Luca patrono è.
Egli fu discepolo e compagno di Paolo
nei suoi viaggi apostolici, fedele nel carcere romano

fino all’ultima prigionia. È l’autore degli
atti degli Apostoli, del terzo Vangelo, narra gli episodi
della vita della Madonna: Mette in evidenza
tutto l’Amore misericordioso di Dio verso l’umanità

per i peccatori e per coloro che non hanno di che cibarsi