vicino sempre, ti aspetterò. Per me sei valsa
sempre dieci. Hai un cuore d’oro, i matrimoni
che si fanno in Cielo, sono innamorato di
te, della bambina incontrata che giocava
a gessetti e mi aveva fulminato con uno sguardo
profondo nell’anima. Mi ricordo tutti gli incontri,
quando ti vedevo mi sembravi un angelo.
Sei bella, hai il volto ora della Madre, non mi
fai mancare alcunchè nell’assistenza.
L’importante, Luciano mio è accettare
la sofferenza e fare insieme la strada
ardua, dolorosa, il cammino della via del dolore.
Mi dici forse non guarirò. E’ dolce assaporare
l’Amore che unisce, santifica, che cresce
nell’unità. Ogni giorno, ogni ora, è un dono,
finchè c’è vita, c’è speranza. Se nel corpo
non guarisci, lo so sono dieci anni che
lotti per questa malattia, diciamo: grazie
Signore che ci fai assaporare l’essenzialità,
la profondità, la dolcezza dell’esistenza,
anche se da forti, gagliardi siamo divenuti
fragilissimi nel corpo, ma felicissimi
nel cuore perchè Tu sei con chiunque
è afflitto e stanco e vieni a far risorgere in Te.
Alleluia. Amen.