L’Amore puro
Come è bello capire lentamente che
l’Amore puro si riveste della gioia del dare
più che del ricevere. E’ semplice e beato può riferire
ai cinque verbi della Parabola del Misericordiosa Padre
e del figliuol prodigo, lo viola, ebbe compassione
gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
Mi ricorda il testamento che Gesù ci ha dettato
negli ultimi istanti della vita sull’accoglienza nel dire
a Giovanni: Ecco tua Madre ed a Maria ecco Tuo
figlio. Ho imparato da un’anziana, che mi
accarezza le mani quando la Comunione del dono,
che io guardo negli occhi e l’accarezza, come si
accoglie, mi lascio alla fine della Messa
baciare come ella desidera, mi dice il suo
nome, desidera da me pietà, essere accolta
in ogni modo con il sorriso lietissimo,
con lo sguardo che cerca il suo compassionevole
e donativo. Amare è donarsi, mettersi all’ultimo
posto al servizio e far felice l’altro, è ascoltare,
è capire, comprendere, abbassarsi. Il Vangelo
è Amare: Dio non può essere felice senza noi
e noi senza gli altri, eliminando la globalizzazione
dell’indifferenza. La porta del cuore deve essere
spalancata, aperta, buona, sincera, accogliente. Se senti
questo tipo di Amore puro, ti accorgi che è
sempre in crescita, sempre desideroso di Amore,
è sensibile, lievita come impasto per pizza e per pane,
si alimenta, si irrobustisce, mai decresce,