32. STORIA DI UNA VITA D’AMORE.

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di pensiero e di azione con entusiasmo collaborativo,

con carità per collaborare seguacemente al destino

universale, così che “le case degli ammalati

siano il nostro Monastero come diceva S. Vincenzo

dè Paoli, per chiostro le vie della città, il timore di

Dio per grata, per velo la santa modestia”. E’ tutto

bello, luminoso, spendente alla Tua Luce.

Facci sopportare sofferenze spirituali e fisiche,

ma esplicare e vivere la vita come dono

e servizio sociale, perchè dia la parte buone di sè ognuno.

Buona lettura e condivisione Loreta