32. STORIA DI UNA VITA D’AMORE.

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Table of Contents

Aspettando la Luce del nuovo giorno

“Verrà il mattino ed avrà un mio verso”

Parlami, Signore, con il canto del gallo già dalle

prime luci dell’alba del nuovo mattino alle

quattro, con il tuo Monte bianco che mi appare davanti

agli occhi guardando il cielo, la natura si

presenta come armonia ed incanto. Ho bisogno di Te,

di Eternità, del soffio divino dentro di me che

un’anima, mi espande all’universale, con Te,

per Te, in Te voglio vivere e sperare e sognare

per l’oggi, per il domani, per sempre. Sono felice

solamente con Te e di Te. Voglio sentirmi abbracciata

dalla Misericordia paterna, dirti: “Abba Padre”: brilla

con la Tua Luce nel mio cuore. Sono di Pace e di Amore

la Tua apostola, infiammami di Te, fammi ardere

di Te come fiaccola accesa, profumata. Voglio pregare,

perchè solo il Rosario può fare miracoli nel mondo

e nella nostra vita, salva da tentazioni, dal pericolo.

Piangere non è una debolezza, ma è fortezza, voglio

lacrimare di commozione, poter dedicare al prossimo

la vita, che mi condurrà a Dio, seguire di Gesù le orme,

desidero bere il calice dell’amarezza, perchè

i miei giorni contino, siano preziosi ai Suoi

occhi. Aspiriamo ad essere apostoli della santità,

come ci invita ad essere la Madre nei suoi messaggi

(2 Dicembre 2006) affinchè attraverso noi la buona

novella illumini tutti coloro che incontriamo.

Maria Paola visita al Santuario Incoronata la Domenica,

quando e dove faccio il mio volontariato di Ministero

di lettrice e di Comunione mi ha detto. Mi aiuti a