Aspettando la Luce del nuovo giorno
“Verrà il mattino ed avrà un mio verso”
Parlami, Signore, con il canto del gallo già dalle
prime luci dell’alba del nuovo mattino alle
quattro, con il tuo Monte bianco che mi appare davanti
agli occhi guardando il cielo, la natura si
presenta come armonia ed incanto. Ho bisogno di Te,
di Eternità, del soffio divino dentro di me che
un’anima, mi espande all’universale, con Te,
per Te, in Te voglio vivere e sperare e sognare
per l’oggi, per il domani, per sempre. Sono felice
solamente con Te e di Te. Voglio sentirmi abbracciata
dalla Misericordia paterna, dirti: “Abba Padre”: brilla
con la Tua Luce nel mio cuore. Sono di Pace e di Amore
la Tua apostola, infiammami di Te, fammi ardere
di Te come fiaccola accesa, profumata. Voglio pregare,
perchè solo il Rosario può fare miracoli nel mondo
e nella nostra vita, salva da tentazioni, dal pericolo.
Piangere non è una debolezza, ma è fortezza, voglio
lacrimare di commozione, poter dedicare al prossimo
la vita, che mi condurrà a Dio, seguire di Gesù le orme,
desidero bere il calice dell’amarezza, perchè
i miei giorni contino, siano preziosi ai Suoi
occhi. Aspiriamo ad essere apostoli della santità,
come ci invita ad essere la Madre nei suoi messaggi
(2 Dicembre 2006) affinchè attraverso noi la buona
novella illumini tutti coloro che incontriamo.
Maria Paola visita al Santuario Incoronata la Domenica,
quando e dove faccio il mio volontariato di Ministero
di lettrice e di Comunione mi ha detto. Mi aiuti a