Oggi all’età di cinquantasei anni finalmente
posso dire chi sono. Mi ritengo una donna
di preghiera, approdata ad un traguardo di pace
e di serenità. Si è sciolto, così la domanda
e l’interrogativo di tutti e di sempre.
Mi interessa sapere, anche, cosa dicono
di me gli altri. Fra Giacomo poeta e
scrittore ha detto di noi: Geni incompresi siamo.
Qualche amica mi ha riferito che parlano
bene di me i vari conoscenti. Padre
Bernardino davanti all’Assemblea mentre
mi accingevo a leggere il mio scritto sul
cinquantesimo anniversario di sacerdozio
mi ha definita volontaria degli anziani,
da cui mi reco a dare sollievo negli incontri
abituali di reciproca solidarietà per condividere
insieme il banchetto eucaristico, la lettura
della mia produzione a favore di eventi e
occasioni umane, dando sollievo e gioia
allo stare insieme con partecipazione e umanità.
E’ bello ritrovarsi per crescere, per scambiarsi gioie
e speranze, disagi e certezze, aiuti spirituali e
vicinanze, un sorriso e una trasmissione di carica
affettiva. Sul giornale del Messaggero di Gesù
di Praga dall’arcivescovo che ha presentato
il mio opuscolo sul Papa Giovanni Paolo secondo
sono sta definita: La Poetessa, visto che giù
scrivo versi da non fermarmi quasi mai
sulla nostra quotidianità, su di noi tutti,
tanto che vorrei fare un quadro con i miei
pensieri proprio su ogni uomo, ognuno gli