32. STORIA DI UNA VITA D’AMORE.

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Oggi all’età di cinquantasei anni finalmente

posso dire chi sono. Mi ritengo una donna

di preghiera, approdata ad un traguardo di pace

e di serenità. Si è sciolto, così la domanda

e l’interrogativo di tutti e di sempre.

Mi interessa sapere, anche, cosa dicono

di me gli altri. Fra Giacomo poeta e

scrittore ha detto di noi: Geni incompresi siamo.

Qualche amica mi ha riferito che parlano

bene di me i vari conoscenti. Padre

Bernardino davanti all’Assemblea mentre

mi accingevo a leggere il mio scritto sul

cinquantesimo anniversario di sacerdozio

mi ha definita volontaria degli anziani,

da cui mi reco a dare sollievo negli incontri

abituali di reciproca solidarietà per condividere

insieme il banchetto eucaristico, la lettura

della mia produzione a favore di eventi e

occasioni umane, dando sollievo e gioia

allo stare insieme con partecipazione e umanità.

E’ bello ritrovarsi per crescere, per scambiarsi gioie

e speranze, disagi e certezze, aiuti spirituali e

vicinanze, un sorriso e una trasmissione di carica

affettiva. Sul giornale del Messaggero di Gesù

di Praga dall’arcivescovo che ha presentato

il mio opuscolo sul Papa Giovanni Paolo secondo

sono sta definita: La Poetessa, visto che giù

scrivo versi da non fermarmi quasi mai

sulla nostra quotidianità, su di noi tutti,

tanto che vorrei fare un quadro con i miei

pensieri proprio su ogni uomo, ognuno gli