Apprezzo il miracolo della mia vita
(1950 – 2016)
Non vedo bene e scrivo e leggo e medito di continiuo,
ho dolori e difficoltà di movimento, eppure corro
per volontariato dai diversamente – abili, malati in casa
e negli Ospedali per pregare insieme, recitare il Rosario. Nella
preghiera, che è la più alta forma di elevazione
e di unione tra Cielo – Terra e creatura – Creatore
c’è la scoperta della Grandezza di Dio e del beneficio
che entra nell’anima di tutti coloro che pregano.
Maria è proposta come modello e segno di speranza
per i cristiani, che sono partecipi della gloriosa regalità
universale del Cristo, rivestiti della dignità del Signore
nel Battesimo e sono chiamati a regnare eternamente
con Lui. Maria per prima realizza in sè la promessa: “Voi
siete quelli che avete perseverato con Me nelle mie prove
ed Io preparo per voi un regno, perchè mangiate e beviate
alla mia Mensa nel Mio Regno e sederete le dodici
tribù d’Israele in trono a giustificare” (Lcc 22, 28 – 30).
Signore sali sulla mia “barca”, fammi prendere
il largo con Te, sii Tu il timome che guida,
perchè non affondi nel mare della solitudine,
nella prigione della malattia, dei dolori, della
incapacità fisica, ma esca fuori da me per continuare
comunque e sempre il dono di me stessa per Amore:
l’unica vittoria è questa. Cerco la tua volontà
che si compi su di me ed attraverso me
per arricchirmi della Divina Misericordia
del Celeste Sposo, che operi miracoli nella
mia debole vita, in modo che alla fine