Elogio della vita
La scoperta è “dare la vita, cantando l’Amore”.
E’ ciò che Don Orione ha scritto nel suo libro (cad. codice 880).
Certo che apprezzare la vita, il grande suo mistero,
è stare già nell’universo dell’aperto cuore
spalancato “senza confini” all’universale
Amore e guardare in alto. A me è capitato
di sentirmi assumere la dilatazione,
quando inginocchiata davanti alla Croce di Cristo
nella Parrocchia della Madonna di Fatima a Segezia
di appartenenza non ho parlato, non ho saputo
chiedere, ma ho ricevuto il dono dell’appartenenza,
della carità, della chiamata. Mi sono sentita tutto
uno con il Personaggio, che ha compreso
la mia sofferenza umana, il mio bisogno
di aiuto, di ascolto, così Egli mano a mano
ha animato il movimento della mia vita, che
è diventata ardimentosa tra preparazione e
studi per conoscere di più il mio credo, frequenze
catechistiche e sacramentali, ha dato spinta interiore
a camminare verso un altruismo senza
riserve,per diventare sorgente sempre fresca,
acqua zampillante di un’indistruttibile speranza.
Con Don Orione condivido, vista la meditazione mia
su di lui oggi che è la sua festa (12 Marzo), la sua
commemorazione, che “solo la carità salverà
il mondo”, intesa nei suoi aspetti di vicinanza,
di fedeltà al proprio ruolo, di farsi carico della
fratellanza e delle difficoltà inerenti, del portare
il peso altrui, senza lasciare, allontanare. “La
perfetta letizia non può essere che nella perfetta
dedizione di sè a Dio e agli uomini. Certo che