32. STORIA DI UNA VITA D’AMORE.

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Elogio della vita

La scoperta è “dare la vita, cantando l’Amore”.

E’ ciò che Don Orione ha scritto nel suo libro (cad. codice 880).

Certo che apprezzare la vita, il grande suo mistero,

è stare già nell’universo dell’aperto cuore

spalancato “senza confini” all’universale

Amore e guardare in alto. A me è capitato

di sentirmi assumere la dilatazione,

quando inginocchiata davanti alla Croce di Cristo

nella Parrocchia della Madonna di Fatima a Segezia

di appartenenza non ho parlato, non ho saputo

chiedere, ma ho ricevuto il dono dell’appartenenza,

della carità, della chiamata. Mi sono sentita tutto

uno con il Personaggio, che ha compreso

la mia sofferenza umana, il mio bisogno

di aiuto, di ascolto, così Egli mano a mano

ha animato il movimento della mia vita, che

è diventata ardimentosa tra preparazione e

studi per conoscere di più il mio credo, frequenze

catechistiche e sacramentali, ha dato spinta interiore

a camminare verso un altruismo senza

riserve,per diventare sorgente sempre fresca,

acqua zampillante di un’indistruttibile speranza.

Con Don Orione condivido, vista la meditazione mia

su di lui oggi che è la sua festa (12 Marzo), la sua

commemorazione, che “solo la carità salverà

il mondo”, intesa nei suoi aspetti di vicinanza,

di fedeltà al proprio ruolo, di farsi carico della

fratellanza e delle difficoltà inerenti, del portare

il peso altrui, senza lasciare, allontanare. “La

perfetta letizia non può essere che nella perfetta

dedizione di sè a Dio e agli uomini. Certo che