12. SANTI IL 27 APRILE 2014.

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padri nella fede, modelli totali di preghiera, di azione
nell’unità del servizio e della Lode perenne, in semplicità
e povertà di Spirito, pacificatori, operatori del sano vivere.

Sono come le montagne che si slanciano nel Cielo, coraggiosi,
operosi, audaci, consacrati, superano le resistenze di questo
mondo, per approdare e diffondere la vera gioia del messaggio
evangelico, ci indicano della Gerusalemme Celeste i disegni

mirabili, città dell’Amore e della Pace. “Vide la città santa, la nuova
Gerusalemme, scendere dal Cielo, da Dio, pronta come una
sposa adorna per il Suo sposo”, canta Giovanni nell’Apocalisse
(21,2). Sono puri di cuore, i poveri, i giusti, conoscono le

virtù della speranza, perché il loro spirito non è aggrappato
alle cose, non è colmo del proprio io, non è distratto
e accecato dal godimento del possesso, sono
la folla immensa di coloro che costruiscono e cercano,

si affaticano, i Santi, incitano tutti i credenti, così: “casa di
Giacobbe, venite, camminiamo nella Luce del Signore!” (Isaia 2,5),
che essi riflettono e proiettano su noi come fari lampeggianti
nella notte; testimoni di Dio spargono tesori di Verità e di Amore.