del mondo, a livello di capi e di popolo, ha vissuto
l’esperienza di un incontro. Questo miracolo piaciuto
sarebbe a Giovanni Paolo II, il “Papa planetario”, che ha
fatto della riconciliazione, della solidarietà e della
giustizia nel mondo propri cardini del suo magistero.
Milioni di fedeli sono calati a Roma dall’Italia,
dalla Polonia, da varie parti del mondo, affrontando
i disagi per salutare; oltre tre milioni di persone
sono passate dinanzi alla sua salma. Anche
i ragazzi sono accorsi per una fila lunga fino
a dieci ore. Non era una moltitudine in lutto.
È stato chiesto “Perché siete qui?”. Erano persone devote,
non fanatiche con i volti sereni, per condividere
la certezza che l’aldilà è reale quanto l’aldiqua.
I ragazzi erano là, perché era accaduto qualcosa
che riguardava la loro famiglia: milioni di persone
in strada per un uomo solo, un uomo di cuore,
un papà, l’amico per noi, il padre generazionale
ed i figli commossi e riconoscenti lo ricordano come
il Leader che li ha seguiti, indirizzati ed accompagnati durante
le Giornate della Gioventù. Tutti dovevamo ringraziare perché eravamo stati uniti e insieme, peregrinanti, col Padre Santo, preganti, assemblati, per onorarlo fino alla fine.
Amen