IL MIO PELLEGRINAGGIO A LA SALETTE
Desiderio, ardore, commozione, gioia
nell’arrivare e nell’avvicinarsi a questa
località santa: una stradetta, altissima,
che sembra raggiungere la cima della montagna
più alta sale sempre di più tanto da sembrare
di stare alla pari con le nuvole, di avere
il cielo sulla testa e con gli occhi osservi
quelle al di sotto e le profondità abissali.
Sembra di andare in Paradiso, mentre, se
ti affacci, noti una profondità da sgomento.
Il percorso è veramente difficile, di aspirazione
e di conquista. È indescrivibile il disagio,
pare di non farcela, ma ecco dopo le paure e
le speranze il Santuario in mezzo a tanti
monti svettanti affacciarsi, particolari, rigati
di venature bianche, alti e uniti da lasciare
attoniti e meravigliati, sembrano volere
testimoniare il grande evento verificatosi.
Nel milleottocentoquarantasei, quando “ma Belle Dame”
è apparsa a due fanciulli originari di Corps di undici
anni: Massimino e di quattordici anni Melania, a
milleottocento metri di altezza sulla montagna
della Salette, per annunziare una grande
notizia. Dice ai fanciulli che guardano il gregge:
“Non abbiate paura, propongo il Vangelo così spesso