12. SANTI IL 27 APRILE 2014.

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da dirigere, da ammaestrare, da benedire, da salvare.
Egli, l’eletto, il sacerdote per sempre, il vescovo vestito
di bianco ha maturato, lentamente, giorno per giorno,
con la Vergine santa, , il rapporto vicinissimo, confidenziale,

amabile, essenziale, vitale, assorbendone la personalità,
i carismi, i messaggi, formandosi nelle varie culture
già studioso e letterato, filosofo, anche in quella teologica sapienziale e concreta, rinunciando alla vita personale,

per dedicarla all’Amore universale delle anime, al servizio
dei fratelli, pregando pregando per santuari, già da giovane iscritto al “Sodalizio di Maria” per diffondere e testimoniare le sue meraviglie: Ella è per lui la fonte dell’apostolato,

della propria vocazione, la Croce, la “M”, “il Totus Tuus”, le ancore della santità speciale, offerente, con le Grazie conquistata e con le sante virtù vissute e prodigate,
per testimoniare l’Amore divino e salvare le anime tutte.