12. SANTI IL 27 APRILE 2014.

Share on facebook
Share on twitter
Share on linkedin
Table of Contents

ognuno. Ha testimoniato il proprio Credo, l’Amore
a Cristo, alla Chiesa, servendo, soffrendo, dichiarando che
il dolore umano è salvifico, affidato ad ogni

uomo di buona volontà. Si intrattiene con il personale
dell’Unitalsi, mentre ricorda loro l’Amore che
rivela, a nome della Chiesa, nel servizio della sofferenza.
Voi che soffrite siete il mio primo pensiero: “Ai più

deboli, ai poveri, ai malati, agli afflitti”, è
a questi specialmente che, nel primo istante del pastorale
ministero ha aperto il cuore. Non siete, infatti, voi,
fratelli e sorelle, che con le vostre sofferenze

condividete la passione dello stesso Redentore
e in qualche modo la completate? La malattia
diventa per i credenti un appello “a leggerla nell’ottica
della fede e a scoprire nel momento della prova, del dolore

l’apporto costruttivo. La sofferenza “è stata legata all’Amore “,
ha raggiunto il suo culmine nella passione di Cristo,
la croce è sorgente dalla quale sgorgano fiumi d’acqua viva e
preziosa. Non è inutile, è crescita dell’esistenza nel profondo.