linguista, drammaturgo, sportivo, dotato
di enorme umanità, di grande senso etico, di una
grande forza, di senso dell’umorismo. La
personalità del Papa, i suoi viaggi, i suoi
gesti spesso inattesi, come la richiesta di
perdono per i misfatti compiuti dalla Chiesa
o la sua preghiera di fronte al Muro del Pianto,
hanno ispirato il cinema, la Tv, ma anche
scrittori, ne sono una conferma, che dal passato
2005 – 2 aprile, data memorabile a scrivere
di Lui continua. Al film ed alle fiction si aggiungono
i libri, quelli scritti da Papa stesso e quelli redatti
sulla sua figura, a Lui dedicati. Venuto da lontano,
ma è documentato l’incontro tra il Papa e Roma. I
ricordi dell’Arcivescovo di Cracovia Stranislaw, di Navarro
Vales commentano le immagini dal primo soggiorno nel 1946 fino al 16 ottobre 1978, quando il Cardinale Karol Wojtyla fu eletto Papa. Nel suo discorso “Il Papa venuto
da lontano” di sentirsi disse profondamente romano e lo
dimostrò con la visita dell’8 dicembre a piazza di Spagna,
con la Vita Crucis al Colosseo, ma soprattutto
con la visita ai presepi, alle parrocchie, al carcere di Regina
Coeli, si unì in preghiera nella Sinagoga di Roma
con il Rabbino, Elio Toaff, e il 26 febbraio 2044, nella udienza con i sacerdoti della capitale il S. Padre disse
in dialetto romanesco: “Volemose bene. Damose
da fa”, è entrato subito vicino presente al cuore di ognuno.