ai poveri”. Da qui si comprende la sua volontà
di riforma, l’invito alla trasparenza, all’apertura,
all’avvicinamento. Il nome scelto è un programma intero;
in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi e
alle guerre: egli è l’uomo della pace, della povertà che
ama e custodisce il creato, è l’uomo povero…(Discorso)
Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri (16 marzo
2013). Ringrazia dell’accoglienza, perché i fratelli
cardinali lo hanno preso quasi alla “fine del mondo”,
ma è qui per incominciare il cammino: Vescovo
e popolo di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi
(Primo saluto 13 marzo 2013). Invita a rispondere sempre
al male col bene, continuando la Via Crucis nella
vita di tutti i giorni, amando Gesù che tanto ci ama,
pregando gli uni per gli altri Maria, donna del Sì, sempre,
per portare carità, Amore, essere Luce del vangelo nel mondo.

