12. SANTI IL 27 APRILE 2014.

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amato Papa Wojtyla, il tuo primo ispiratore, volendolo ricordare e trasmetterne la memoria ovunque, nei vari incontri, tra la gente, nelle scuole, tra i sofferenti, perché uomo completo dalle mille sfaccettature, gigante della fede, amico di tutti che ha parlato alla popolazione mondiale, ha offerto la sua sofferenza, stando, come Maria, fino alla fine sotto la Croce, esempio e modello per ogni persona di virtù evangeliche.
Coraggio, Loreta, andiamo avanti affinché ognuno, guardando l’operato altrui, possa trarne vantaggio ed insegnamento proficui. Ti auguro di continuare ad essere sempre forte, coraggiosa perché i tuoi semi possano spargersi per costruire alberi ombrosi di ristoro all’umana esistenza che, pregando, credendo raggiunga pace, solidarietà e vera fede.
Il mondo è in bilico e nel dolore, la gente è confusa, impaurita per i tanti problemi reali e concreti, come la perdita di lavoro, il nascere di lotte fratricide, di scandali, di violenze, di guerre, di male impetrato ingiustamente, per cui veramente c’è bisogno di messaggiare la solidarietà e di spezzare la catena della cultura di massa egocentrica, individualista, permessivista, edonistica con il dato certo della spiritualità dell’uomo messa al centro come forza vitale. Egli, se si conosce e scopre l’altro non come concorrente con il quale lottare. ma alleato, amico, fratello si può impegnare insieme per il bene comune, attingendo ai valori, alla formazione, alla preghiera, alla fede, come tu dichiari di fare nella tua vita ed invogli a sperimentare. L’augurio è di essere preoccupati sì, ma speranzosi nella Provvidenza divina.

Don Orazio De Pasquale
Vicario Parrocchiale
della Chiesa “San Giuseppe Artigiano”
in Foggia