12. SANTI IL 27 APRILE 2014.

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DUE VITE UN MESSAGGIO

Si incontrano in comunione le anime
sante per scuotere le coscienze ed avvicinare
a Gesù. I Santi sono uomini come noi,
hanno conosciuto gioie, dolori, fatiche e

speranze. Quando hanno conosciuto l’Amore
di Dio, hanno sofferto tante avversità, sempre
con la gioia, però, nel cuore hanno servito
e sempre amato, non odiato, il prossimo.

Gesù nel Vangelo ci mostra la strada, quella
delle Beatitudini: chi ha un’anima bella, pulita,
semplice, misericordiosa, soffre con chi soffre.
I Santi sono artefici di riconciliazione e

di pace, ci incoraggiano a non avere paura
di essere derisi, delusi, ostacolati, ma ad andare
sempre avanti. Essi hanno seguito la Divinità
senza ipocrisia. S. Paolo, per questo, ci avvisa che

tutta la vita è una corsa per arrivare dritti
in Paradiso; fanno catena i Santi per lenire
le sofferenze di Gesù, che prova per i mali
che l’umanità commette. L’avvenimento è

necessariamente dovuto: è omaggiare le figure
carismatiche che al primo posto nella loro vita hanno
messo il servizio apostolico, figure altamente
profetiche che nulla hanno risparmiato di loro,

se stessi hanno donato e speso per essere modello,