L’OPERA MIRACOLOSA DI PAPA WOJTYLA
(Il Papa verrà in Messico, mi porti a incontrarlo)
Già in vita ha miracolato. La storia della sorprendente
guarigione del bambino messicano, Heron Badillo, ha fatto
il giro del mondo dopo la morte del Papa. Bastano due
foto per descrivere quanto è accaduto: la prima al passaggio
di Giovanni Paolo II ritrae una mamma che stringe tra
le braccia un bimbo di quattro anni, con il volto gonfio,
senza capelli, visibilmente malato. Wojtyla, vedendolo,
gli sorride. La seconda immagine è del 2004. S’inginocchia
davanti al vecchio Papa insieme alla madre ed al padre,
Heron adesso è un giovanotto diciannovenne con i capelli
lucidi di gel ed i baffi appena accennati, fa vedere al Pontefice
le foto di quattordici anni prima. Maria, la madre, di
questa guarigione racconta la storia: “La nostra è una
famiglia religiosa, ma mai avremmo immaginato di essere
testimoni di una così importante e straordinaria storia”.
Il figlio di quattro anni comincia a star male, a perdere
l’appetito. La diagnosi è infausta: ha la leucemia. Felipe,
il marito, e Maria si sentono crollare il mondo addosso,
ma non si perdono d’animo, cominciano a pregare
per la guarigione del figlio, mentre viene sottoposto
alla chemioterapia. La malattia non si arresta, il bambino
si consuma giorno dopo giorno, dimagrisce a vista d’occhio,
da ventidue chili scende a quattordici. Ha perso tutti i capelli
e l’appetito, perché le cure gli procurano nausea. I genitori