malati, come faccio già, per le corsie degli
ospedali, dai diversamente abili,
dai ragazzi nelle scuole per guardarsi
negli occhi, per esternare le angosce degli
intimi sussurri, le pene, le gioie,
i dolori, le speranze, i sogni, le
amarezze. Desidererei un cuore sempre
più viaggiatore, in movimento che
vuole capire, comprendere, conoscere,
farsi carico del male e del bene,
per incoraggiare, consigliare, soffrire
con chi soffre, gioire con chi è felice.
Signore Misericordioso fammi andare,
vincere le reticenze, gli ostacoli dove
è più necessario, fa che sia umile e
utile strumento di carità, di servizievole
offerta là dove le prove sono tantissime
e l’umanità geme le tante gravi ingiustizie:
la povertà, la fame, la mancanza di lavoro,
la malattia, perché a ricevere tanto Bene sono proprio io.
Alleluia. Amen.