forte alla preghiera, perché Gesù nasca in tutti i
cuori, particolarmente in quelli che non lo conoscono,
per essere Amore, gioia e pace in questo mondo senza più
pace. Cambiamo presto lo stile di vita, avendo
sempre di mira qualcosa di ben superiore del prestigio,
del benessere materiale. “Più in alto!”, ripetè
sovente San Giovanni da Kety (1390 – 1473),
tenendo le lezioni di Amore per le strade con carità
evangelica, umile camminatore e compagno della
vita nel pellegrinaggio. Occorre essere e diventare
annunziatori, portatori della Buona Novella per Amore
operatori, per chinarsi sui bisognosi e prendersi
cura di essi e delle infermità del prossimo.
Già il Beato Pietro Friedhofen (ric. Il 21 dodici),
beatificato da Giovanni Paolo II fondò la Congregazione
dei Frati della Misericordia e di Maria Ausiliatrice,
rivolgendosi con sollecitudine non soltanto alla
malattia fisica, ma la bisogno dell’uomo morale
e spirituale. E’ bello, è utile essere modello di umanità.
Comportiamoci da figli della Luce, illuminando
le tenebre, offrendo noi stessi in progetti di
carità al fianco dei sofferenti, degli ultimi e dei
dimenticati: l’Amore solidale e reciproco
sia la molla scattante, la scintilla scoccante,
la spinta, la Luce che vuole accendere, illuminare,
toccare, sperimentare le varie fragilità umane,
per condividere gioie, problemi, accettazioni e sofferenze.
L’Amore vicendevole nella relazione, nel confronto,
nel conforto, nella consolazione, nell’ascolto