33. PREGHIERE AL VOLTO DELLA MISERICORDIA DI DIO.

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LA NOTTURNA INTERROGAZIONE

Misericordia divina mia forza e mia speranza,
mio rifugio, mia roccia, Tu conosci la mia profondità,
la mia pochezza, tutto di me, Mi regali tantissimo,
ricchezza nell’infermità e nella malattia sostegno.

Sento il Tuo abbraccio continuo, il Tuo Amore
che mi regalano doni, mi dici che sei vivo,
vero accanto a me come hai detto ad ogni discepolo,
a quelli di Emmaus, mi fai meditare sul miracolo

del pane e dei pesci per dirmi che tutto Tu puoi
nell’anima e nella persona. Tu compi ogni
meraviglia, tutto è Grazia su Grazia e ti servi ognora
proprio della persona debole; “ogni pena mi è diletta

diceva S. Francesco, tanto è il Bene che mi aspetto!”
Prendo tutto da Te, si compi in me la Tua
Santa Volontà, custodiscimi, abbracciami, tendi
la Tua Mano verso di me che mi sollevi, la Tua

vista che non mi abbandoni. Spirito divino
sei per me il Bene assoluto, istruiscimi,
perché io possa eseguire i Tuoi comandi
che sono dolci, buoni, certi, sicuri. Spirito

d’Amore santificami, determina Tu i miei
passi, il mio agire, i miei giorni vissuti
sulla Terra. Ti dono la mia debolezza fragile e
Tu sollevami con la Tua Forza e Potenza nell’agire,

nel camminare, nell’andare seguendoTi
Mio Dio, mio Tutto Eterno Amore e Dono di
pietà per me, non mi abbandonare, indicami
i sentieri dritti nelle vie tortuose, fammi