IN MEMORIA DI ROCCO
(esequie Chiesa di San Michele 11-01-2009)

Rocco ha vissuto sapientemente la sua vita
come un dono per gli altri. Ha appreso subito la
sofferenza, patendo i soprusi, gli abusi, le
ingiustizie proprie di una guerra, la mondiale
di cui è rimasto vittima, portando la ferita
sul corpo, nel polmone destro durante i
bombardamenti, la deportazione, i grandi mali.
Scampato dai grossi pericoli ha tratto dalla malvagità
il bene. Ha continuato a vivere forte della
negativa esperienza col sorriso, con la forza,
affrontando l’ulteriore difficile prova richiesta,
allorquando ha perso la sua cara moglie Angela
dopo il venticinquesimo anno di Matrimonio.
Rimasto vedovo con sei figli è stato
fedele al patto, portando avanti con tanto
coraggio la famiglia, tutto dedicato
ai figli, permettendo loro di continuare
gli studi, per ottenere una buona occupazione.
La primogenita Maria è insegnante, Michele è laureato
come pure Francesca, Anna, Rino e Gino maestro
con diploma. Ha mantenuto la famiglia unita,
tanto che fino alla fine i figli si sono presi
ogni cura di lui, visto che ha voluto ritornare nella