E’ UN MIRACOLO LUCIANO MIO
(marzo 2019)
Nel grande dolore e nella sofferenza hai
maturato sentimenti di Amore verso tutti,
così chiami Amore, angelo a chi ti
è un attimo vicino per sollevarti, aiutarti.
A me hai apostrofato pupetta, Amore mio,
mi manchi dice come non mi
vedi un po’. Fatiche, solitudine, sacrificio,
compio, non esisto più rinuncio a me per accudirti,
starti vicino ad ogni viaggio per Premi
come scrittrice, ad ogni uscita. Mi dici
e dici alla vicina: Lo sai quanto voglio
bene a Loreta, mentre io piango facendolo
prendere del cibo semiliquido che gli preparo.
Come è difficile, perché non riesce con l’atto
del vomito a nutrirsi e non vuole e non può
mangiare. Il miracolo lo fa Maria, pregando,
pregando piano piano riesce a prendere
il nutrimento, con le mie preghiere le Ave
Maria, l’Angelus, con la benedizione,
invocandoLa e con le mie lacrime agli occhi.
Quanto dolore è racchiuso nel cuore, si
alimenta, riesco solo attraverso cibi liquidi
e con la preghiera con Gesù e Maria ad alimentarlo.