46. NON ARRENDERTI: CORAGGIO, LUCIANO.

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dolori, dammi una mano a sopportarli,
abbracciami La invoca, ripete abbracciami
tante volte. Commovente con lacrime sue
e mie è la preghiera e sembra di stare insieme
lì vicino al letto del dolore, finalmente
poi trova nel sonno ristoro, si calma,
riposa, Maria l’ha aiutato a sopportare, gli ha
calmato il soffrire… Che felicità è credere
e sperare. Quanta sofferenza c’è nel vederci
soffrire, vorremmo sempre stare insieme,
vivere, progettare, costruire, distrarsi,
uscire, invece il dolore ci accomuna nella sorte
medesima della riflessione profonda del soffrire
insieme, patire insieme, sorreggersi, aiutarsi,
vivere un’altra dimensione dell’esistere nella Fede, con il cuore
nella speranza compassionevole nella comunione degli spiriti…