IL MIO MALATO SPRINT
Pieno di dolori, il mio malato Luciano
vuole uscire in macchina di continuo.
In questa malattia vedo tanto Amore
per me, Signore, tanta consolazione,
tantissimo aiuto, è su misura.
Siamo un’unità soffri tu, così la mia
anima. Stai bene tu anch’io. Desideriamo
uscire ed il Signore Luciano ci concede ciò
Loreta prega al Signore che mi sorregga,
tu sei tutto per me, portarti volevo
ai Concorsi letterari, ma il Signore
vuole così. Sono innamorato di te,
ti avrei accompagnato dappertutto, Ti Amo,
pupetta. Voglio te, mi manca un pezzo
di cuore, bambolina non mi lasciare
solo, pupettina sei bella, elegante, sei
l’anima della mia anima, la mia luce.
Vivo solo per te, altrimenti mi sarei lasciato
morire. Dopo Dio vieni tu. Come ti chiami?
Amore. Ti dico con tutti i sensi miei,
scrivilo: Mia moglie è un’eroe, sempre,
il mio angelo custode, altro che debole.
Vuole uscire in macchina il mio malato
pur pieno di acutissimi dolori, a letto