avuto un biografo attento e devoto, il figlio,
diventato S. Agostino. Egli scrive, infatti:
“Ella mi ha generato sia perché venissi
con la sua carne alla luce del tempo sia con il suo
cuore, perché nascessi alla luce dell’eternità”.
La sua non è stata una vita tranquilla: ha
avuto molte afflizioni per il comportamento del marito
di carattere difficile e facile all’ira, ha ricevuto
la consolazione di salvarlo. Rimasta vedova, ha rivolto
le cure al figlio Agostino, il più ribelle alla grazia, ha
pregato e ha pianto e gli è stato accanto con dolcezza
e con discrezione. Come Monica, Maria, subisco e mi offro:
per salvare. “Non può essere che marito e figli di queste lacrime si perdano”. Maria, aiuta ogni mamma nel dono continuo che di aiuto ha bisogno, di rispetto, comprensione e desidera da ogni figlio un minimo di riconoscimento dovuto.
Amen