8. PREGHIERE ED ANNUNCIO DI TE, MARIA, PERCHÉ DI TE INNAMORATA.

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“Non abbiate paura, propongo il Vangelo così spesso dimenticato”. Maria invita alla Comunione con Cristo. Dio rispetta la nostra libertà. Non ci vuole salvare senza di noi. La sua presenza è il segno

che suo Figlio è sempre all’opera per salvarci. Ella invita a pregare sera e mattina il Padre Nostro e io vi saluto, Maria, alla partecipazione all’Eucarestia di domenica, in chiesa. Il nome Gesù significa: Dio

salva, come dice S. Matteo, lasciatevi riconciliare, non dimentichiamo le responsabilità di cristiani. Dio vuole compier in noi meraviglie, come dice il profeta Isaia. Sono giunta nei tuoi monti

nella cui culla sei apparsa, è sembrato quasi impossibile e difficoltoso farlo. Sono stata davanti a Te a contemplare estasiata, ringraziandoTi per il Tuo grande amore e affetto per tutti noi. Sei apparsa piangendo ed offri il Tuo

tanto pregare e soccorso per il Bene di tutto il popolo. Dolce, benevola, amorosa, pietosa ci guardi e ci sorreggi, vieni, scegliendo il luogo più opportuno al richiamo, alla riflessione, alla

scelta. Anche questa volta mi hai comunicato gioia, letizia, incontenibili. Il mio cuore è stato riempito di raggi incandescenti di felicità piena di voglia di pregare, dal tuo sorriso amorevole vigilata e soccorsa.

A La Salette Maria ha manifestato chiaramente la costanza
della Sua preghiera per l’umanità. Ella non abbandonerà mai gli uomini creati a immagine e somiglianza di Dio.

Apparizioni della Vergine alla Beata Veronica da Binasco e ai Poveri di Banneux

Giovanna Negroni, per tutti Nina, è nata nel 1445 a Binasco da umili contadini. A 18 anni, viene accolta nel Monastero di Santa Marta, dove la invitano, però, a ritornare quando avrà imparato a leggere. Nina riprende

la vita di sempre, lavora di giorno nei campi e si sforza di sera di imparare qualcosa. La Madonna le rivela un giorno in visione la strada per arrivare a Dio, in tre punti: la purezza del cuore;

la pazienza verso il prossimo, dei cui sbagli non bisogna scandalizzarsi; la quotidiana meditazione sulla passione di Gesù. Tre anni dopo l’accolgono in Monastero, anche se analfabeta

come prima, le danno il nuovo nome di Veronica e le affidano gli incarichi più umili. La “monaca santa”, tutti la chiamano, perché si accorgono che è in costante colloquio con Dio. Il suo vissuto

è popolato di angeli e santi, pur se la sua vita è trascorsa con i piedi ben saldi sulla terra. Ha vissuto una vita monacale “amando solo Maria Santissima, Gesù suo Figlio e in Dio

gli uomini”. A Banneux, in Belgio, in un piccolo villaggio delle Ardenne di gente povera una bambina,