La Belle Nôtre Dame de La Salette
(19 Settembre)
Desiderio, ardore, commozione, gioia
nell’arrivare e nell’avvicinarsi a questa
località santa. Una stradetta altissima,
che sembra raggiungere la cima della montagna
più alta, sale sempre di più tanto da sembrare
di stare alla pari con le nuvole, di avere
il cielo sulla testa e con gli occhi osservi
esse al di sotto e le profondità abissali,
pare di andare in Paradiso, mentre, se
ti affacci, noti una profondità di sgomento.
Il percorso è veramente difficile, di aspirazione
e di conquista. E’ indescrivibile il disagio,
si ha timore di non farcela, ma ecco, dopo le paure
e le speranze, affacciarsi il Santuario in mezzo a tanti
monti svettanti, particolari, rigati e striati
di venature bianche, alti e uniti da lasciare
attoniti e meravigliati, che sembrano volere
testimoniare il grande evento verificatosi
nel milleottocentoquarantasei quando la “Belle Dame”
appare a due fanciulli originari di Corps, di undici
anni Massimino e di quattordici anni Melania, a
milleottocento metri di altezza, sulla montagna
de La Salette per annunziare una grande
notizia. Dice ai fanciulli che guardano il gregge: