entra in quella altrui, nell’intreccio dell’essere. Parliamoci noi tutti pellegrini sulla terra, accomunati dallo stesso destino. Ho incontrato nella Chiesa dell’Immacolata
un uomo triste, spaurito, per la moglie che ha perso a quarant’anni. Ha chiesto di fare una S. Messa celebrare. Ho parlato, gli ho dato un mio libro, l’ho consolato, ho condiviso il dolore, gli ho detto in ascolto di stare
nel silenzio e nella preghiera, nella pratica dei Santissimi Sacramenti della Parola, che illumina, dà speranza, guarisce e manda a compiere la propria missione,
così da trovare pace e guida nello umano cammino per compiere la volontà e il progetto del Signore: “Ascoltare è amare e andare senza paura, con coraggio
a vivere la vita donata desiderando mete alte, senza arrestarsi, né fermarsi, andando sempre in avanti, perché non siamo soli, né lasciati orfani, ma capaci dell’Amore divino, di amore donarci.
Non ho ricevuto né ho imparato da uomini a scrivere in versi, ma per rivelazione dello Spirito: inculturare il Vangelo nella storia è ciò che ha detto ai fratelli S. Paolo, che ha ricevuto tanta Luce nel cuore agli atti
della conversione. Vi confido l’enorme sofferenza perché comprendo la bellezza e la ricchezza degli scritti, quando