A Pompei
(Settembre 2012)
Cara mamma Maria, mi offro penitente, pregante,
offerente in questo pellegrinaggio. Svolgo i momenti
della mia vita in umiltà, gioia, per le tante
indifferenze, per gli ostacoli, le umiliazioni
in tanta sofferenza, ma profondamente voglio
sempre essere unita a Dio dal risveglio al profondo
sonno, con la pratica nella quotidianità, nel silenzio,
nel martirio spirituale di offerta di sé non compreso.
Non so come, in che modo, mi sento così inadeguata,
mi sembra più nel mio correre e darmi da fare,
di fare così poco, ma ho il desiderio di santità,
aspiro a compiere azioni e visite che umanizzano la
anima, ad esercitarmi nel quotidiano giorno
per giorno nelle virtù semplici, ma difficili
da attuare della pazienza, della sopportazione di
offese, di maldicenze, di sfida. Gesù dice: “Io riempirò
di pace il cuore dell’umanità sofferente che
si avvicini al Mio Cuore Misericordioso” a
Suor Maria Faustina Kowalska con la fiducia massima
nel Signore, espressa nella formula: “Gesù, in Te
confido. Maria, la preghiera più grande per me
è che sempre possa essere unita ai vostri cuori:
Gesù e Maria divini e santi, per ricevere ogni
grazia e trasmetterla nei miei scritti e nelle