Mysterium Iniquitatis
La coesistenza del Bene e del Male è ciò che costatiamo,
di cui prendiamo coscienza che esiste nella vita del giorno.
Che cos’è la Redenzione nel contesto del combattimento
tra il bene e il male in cui l’uomo da sempre è coinvolto?
La questione è, quindi, capire come la forza del Bene
di Dio entra nella storia, si rende parte di essa e
diventa lievito invisibile, che poi penetra il male
dall’interno, trasformandolo, per renderlo Luce.
La prima parte della risposta è ovvia: il Bene
entra in modo definitivo nella storia nel momento
della incarnazione del Figlio di Dio. Qui l’essere
di Dio stesso, il Bene Assoluto entra nella “stoffa – teatro”
della storia. Il Creatore diventa, così, Creatura.
Questo passo antologico diventa necessariamente,
nella vita di Gesù, azione storica. Nell’accumulazione
delle volontà macchiate dell’egoismo, dalla superbia
entra, in tal modo, un’altra volontà non macchiata.
L’umiltà dell’Incarnazione è il vero contrasto radicale a questo orgoglio divenuto per l’uomo una seconda
natura. E’ immediato il richiamo alla parabola evangelica
del buon grano e della zizzania (cfr. Mt 13,24-30). La
fede nel Creatore e la conseguente ontologia del pensiero,
illuminato da essa, diventa qui una esistenziale filosofia.
Il Bene, così dice la fede nella creazione, è nell’uomo –