Il Papa ha trattato il tema del dolore
La lettera apostolica dell’11 febbraio 1984,
dal titolo Salvifici doloris, l’enciclica
Veritatis splendor (Lo splendore della Verità)
del 6 agosto 1993 il tema del dolore ripropongono.
Egli fa un elogio del martirio in questa
come forma sublime della sofferenza
in cui molti hanno visto un Suo dato biografico.
Ha offerto in prima e propria persona il sacrificio
di se stesso, la testimonianza sofferta, unito
alla sofferenza di Cristo, per la Chiesa e per la
intera umanità: in ciò sta la grandezza
di Giovanni Paolo II. Ci si prepara all’atto
eroico lentamente. E’ partita da molto
lontano, da piccino, la vita di sacrificio
di Wojtyla: ha vissuto sempre accanto
alla mammina malata, quando Egli ha solo
nove anni, ella muore in giovane età. Da lì
è iniziato il Suo calvario, arrivato
al Suo compimento la sera del sabato
2 Aprile 2005, alle ore 21 e 37. I giovanissimi,
quelli nati durante il Suo pontificato, lo
hanno conosciuto come il Papa, il papà degli
Italiani, si è confrontato con del corpo
la debolezza, con la sofferenza; il coraggio di
fronte ai malanni di ogni genere ne hanno