9. L’UOMO VESTITO DI BIANCO.

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non è giunta a causa di ottusi limiti umani. Nonostante l’ottusità umana, Cristo “sommo vivo e vero inviato da Dio”, bussa e versa abbondanti rivoli di acqua pura e concede a tutti la salvezza eterna. È l’acqua dello Spirito Santo che suscita il desiderio di aderire al disegno di Dio in piena libertà, senza timore di perdersi, anche quando sembra di percorrere strade umanamente incomprensibili, per sentieri impraticabili.
Il Signore rivolge la Sua chiamata non soltanto in casi eccezionali, ma anche ordinariamente e in vario modo. Quando ci si affida a Lui, si va di stupore in stupore, si conosce il profondo significato di ciò che superficialmente, con una valutazione puramente umana, sembrerebbe non avere alcun senso. Ma il senso delle cose viene dato da Dio.
Su questa strada tutti i cristiani, sospinti con suadente fermezza, devono ascoltare la voce di colui che grida oggi dal deserto e destare altre coscienze a disporsi nell’accogliere la Parola di Dio fatta carne, e manifestarla in una rinnovata visita del Signore con gesti d’amore.
Le pagine di questa pubblicazione approfondiscono ancor più la vita e la missione del Beato Giovanni Paolo II, si ha la sensazione che l’autrice abbia fatto una trasmigrazione nel passato ritrovandosi ai tempi di Wadowice, presso Cracovia in Polonia, operando con Lui, e continua a farlo con i suoi ispirati scritti quotidiani.
Leggendo le parole di Loreta si è presi da una forte emozione, il cuore batte a mille… è difficile arrivare alla fine, impossibile trattenere le lacrime, dopo la lettura di ogni pagina. Si respira concretamente l’Amore che Giovanni Paolo II ebbe per il gregge di Dio e lo insegnò a dare con l’esempio della Sua vita.

fr. Giacomo Teofilo o.f.m.

(2 aprile 2013)