Solennemente ha rievocato la storia spirituale, la presenza della Vergine che, nel mese di Aprile dell’anno 1001, con il Bambino, seduta su una quercia, è apparsa ad un contadino e al Conte di Ariano, se stessa presentando
come “la Madre di Dio”, chiedendo che si costruisse una Chiesa ivi in suo onore, per farne un centro di spiritualità e di incontri per tutti coloro che desiderano raccogliersi nella riflessione e nella preghiera comunitaria. Oasi
di pace è l’Incoronata per chi vi giunge in cerca di un incontro privilegiato con la Madre del Salvatore, nostra mamma celeste. Qui si proclamano fervide lodi e si invoca la continua protezione e si fa
l’affidamento delle proprie necessità corporali e spirituali, tanto urgenti con cuore filiale per il giornaliero cammino in questa valle di lacrime. Ha ringraziato, il Papa, tutti i figli spirituali, i religiosi che devotamente
hanno curato e diffuso la devozione alla Vergine Incoronata nel corso degli anni, in particolare quelli di Don Orione, che hanno ridato il valore e il punto di riferimento a questo luogo, che
richiama a sé gente da ogni parte nella “geografia della fede” di questa regione, per sperimentare la presenza di Maria nella missione e nell’opera della Chiesa. Ella, beata perché ha creduto, è la
prima tra i credenti, è diventata il modello della Cristianità, guida, speranza di ogni fedele.