9. L’UOMO VESTITO DI BIANCO.

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possa donare il lavoro di scrittrice fino alla fine,
agli ultimi istanti della vita, pur nelle difficoltà
della vista, della stampa, della grande mole da

organizzare e sistemare e diffondere. Nell’umiltà
e nel ringraziamento con Amore ai lettori la
scrittura dono nel rispetto di ogni persona carissima,
volendo ognuno accarezzare con tenerezza,

con mano soave e dolce nella carità e nel rispetto di ciascuno.
Docili, fecondi, operanti, vogliamo annunciare il Suo messaggio, senza distinzione di età, di sesso, religione,
nazionalità e razza. La poesia e i versi sono la celebrazione

dei valori umani nel mondo sconsacrato dall’oppressione,
dalla negazione della dignità della persona. Il poeta spera
in un’alba nuova e fiorita. La mia scrittura è ancella
del Signore e Sua Grazia, col respiro che essa domani e

sempre per tutti si riaffacci bianca, pulita e feconda e nuova.