9. L’UOMO VESTITO DI BIANCO.

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L’amico di sempre, il santo di ognuno

Non smetterei mai di scrivere di Te, di Te parlare…
Come si può racchiudere la Tua grandezza umana e
divina in pochi versi? Emozioni tante al cuore
affiorano; i ricordi dei Tuoi gesti, delle Tue parole

hanno toccato le corde profonde ed impresso
nella mente indelebili, soavi, importanti, necessari
sussurri all’anima, che hanno scavato solchi
profondi, incancellabili e indimenticabili. Amico

venuto da lontano, presente e vicino, piccolo
e sofferente per la perdita dei Tuoi cari da subito,
se stato scelto per una missione grande di apostolato
e di evangelizzazione del popolo intero del Terzo

Millennio e della futura generazione. Chi,
se non solo Tu, sei stato l’uomo adatto nei
tempi giusti a diventare il faro potente
e illuminante, generatore di nuove forze

ed energie per dare apertura, vitalità
all’umanità intera, incontrando, incoraggiando,
partecipando alle gioie, ai dolori di ognuno.
Pronto, colto, preparato, poeta, attore, ha

la Tua poliedrica personalità vinto gli ostacoli
di regimi avversi, di mancanza di libertà.
Autore di opere teatrali, sacerdote, vescovo,
cardinale, pontefice, ogni campo hai abbracciato,

hai arricchito di Te, servo dell’Altissimo, rispondendo