I miei scritti sono il miracolo nella mia vita
Quando papa Giovanni XXII, nel 1323, iscrisse
Tommaso d’Aquino nell’albo dei Santi, quanti
obiettavano che egli non aveva compiuto grandi
prodigi né in vita né dopo morto, il Papa rispose
con una famosa frase: “Quante proposizioni
teologiche scrisse, tanti miracoli fece”. Il suo
motto “ Portare i frutti della propria riflessione” si
tradusse in una mole di libri che ha del prodigioso.
Signore, quant’è grande il Tuo Mistero per noi!
Tu rispondi al cuore dell’uomo attraverso
la natura, i Santi, le Tue Meraviglie, i Tuoi
prodigi. Allorquando mi sono chiesta: tutto
questo mio scrivere, questa ricchezza di
Parola che mi doni, per cui ogni giorno
medito, prego, vorrei produrre tanti libretti,
questi miei tanti sacrifici e lavoro a che servono?
Ecco la risposta: desidererei tanti regali per dimostrare
che Ti amo più della mia vita, ma già riempi tanto
di gemme preziose, perché mi fai capire che niente
è perso del lavoro nella Tua vigna. E’ bello
nel silenzio, nella mitezza, nella devozione,
nell’impegno, nella buona volontà il Tuo
anelito capire nelle veglie notturne. Con lo scritto,
“figlia”, aiutami, così che l’unica cosa che
desidero è avere Te dentro di me, in modo che