36. L’ANIMA MIA CANTA AL SIGNORE.

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mortificazioni, dolori, malattie, persecuzioni.
Grazie, Signore, se mi sveglio con i versi poetici
ed evangelici, se salmi, preghiere, dolci
pensieri, melodie, parole io medito e Tu a me rivolgi.
Grazie se invoco la Tua Mano-Amica che mi guidi
e mi conduca come un bambino piccolo che si fida
ciecamente della mamma, del papà, non li lascia mai.
Grazie, perché mi riempi della commozione Tua
Grazie, perché io guardo Te e Tu guardi me.
Grazie perché chiedo la Tua Santa Misericordia che
mi aiuti nei bisogni spirituali e corporali.
Se solo Ti contemplo quanto contenuto teologico mi
spieghi. O Signore mi sento abbracciata a Te
già nel mio letto, Ti cerco affianco continuamente,
non mi avvio a vivere la giornata se non prego Te,
mia forza, mio sostegno, mio Tutto. La Tua Passione
mi commuove profondamente: Tu il Re dei re, denudato
al freddo e al gelo sei inchiodato sulla Croce,
mentre io cerco tutti i conforti e desidero morire
nel mio talamo. Hai preso su di Te ogni dolore come uomo,
per dire vedete di cosa siete capaci senza Dio,
di ogni male, peccato, malfattori, malvagi, perversi,
né mai ci hai criticati, condannati, né ti sei ribellato,
né hai imprecato, né ci hai maledetti, ma riscattati
sulla Croce. Abbi pietà di noi fragili traditori,
instabili peccatori, attaccati al materiale e corporale,