36. L’ANIMA MIA CANTA AL SIGNORE.

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LA TEOLOGIA – IL MISTERO DEL DOLORE
(Le Luci)

Fa parte dell’offerta e della comunione delle anime,
che rivaluta e prende in considerazione il dono della Croce;
ha senso così, é spiegazione l’offerta che solo il Dio – Uomo
su di sé poteva abbracciare il dolore di tutto il mondo.
Chi soffre con Lui, per Lui, per il Bene dell’umanità
lontana, vagante ed ancora spersa pur nell’impossibilità
di resistere, di farcela a sopportare la sofferenza,
diventa l’idolo, il portabandiera, riceve la regalità,
la grandezza dell’anima, che si offre, si immola,
assapora il Mistero, la stessa è coadiuvante, si fa
letizia, perché è parte della Redenzione, brucia
il peccato, lo fa volatilizzare e prendere il volo della
purificazione, con Te è tutto possibile, fai trasformare
il male in bene, ti servi delle anime che per il Bene
disponibilmente ti sono vicine e vogliono aderire
ai Tuoi progetti di salvezza: ogni genitore, familiare
componente piccolo o grande che sia può salvare
le anime della famiglia, propria ed umana che sia.
Rendimi zelante, o Dio, per Te, per il Tuo popolo e per la Legge
divina. Nell’ultima cena hai risposto a Giuda
Taddeo, uno degli apostoli alla sua domanda: “Signore
come è accaduto che devi manifestarTi a noi e
non al mondo?” Gesù gli rispose che la manifestazione
autentica di Dio è riservata a chi Lo Ama e sempre