desiderio di andare celere e spedita rivestano
il segno, mi accorgo, di un’espiazione dei mali,
di un’offerta e di una redenzione: è doloroso,
ma il dolore prende il ruolo di una missione,
di una catarsi, è misterioso, ma stupendo
come da solo, da malato sorreggi il peso che
il Signore ti offre per unirti alla Croce
salvatrice, ecco perché volentieri dovresti portarlo.
Il grido è aiutami, perché la malattia fa vivere
momenti difficili, impossibili, invalidanti, dico
allora non la mia, ma la Tua Volontà, sia.
Vorrei stare nella tomba, non più soffrire, perché
desidererei vivere al top, energica, indipendente,
servizievole e invece ho bisogno io, ma sono da Te miracolata.
“Non si vedrà mi hai sussurrato, ma
soffrirai tanto”. Grazie, perché, pur nella sofferenza
mi concedi di servirti con tanto spirito di carità.
Amen. Alleluia.