36. L’ANIMA MIA CANTA AL SIGNORE.

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UNA LETTERA AL DON

Carissimo (col tuo pensiero rivolto a me mi hai conquistato a Dio)
Grazie perché ti sei manifestato l’amico vero,
il buon Pastore e buon samaritano, mi hai risollevata
dalle pene, dalla morte interiore, dalla sofferenza
atroce, allorquando persecuzioni, maltrattamenti verso
la mia persona, che continuava a crescere nella Fede
ed a chiedersi: “Cosa faccio di male”?, quando
il rifiuto di me, annunciatomi dal Signore “Ti do
il mio rifiuto” si propagandava senza motivo:
mi ero così preparata dopo l’evento 2005, ero diventata
scrittrice per un S. Papa Giovanni Paolo II°, per lui
e per tutti ho iniziato a scrivere poesie come doni,
ho studiato per saperne di più del mio Credo alla
Scuola Teologica e come Ministro della Comunione
e poi al momento di esercitare preparazione,
impegno, servizio ho dovuto affrontare emarginazione
e solo con l’intervento della Divina Misericordia e
del Suo Grande Amore per le anime si realizza
la missione del dono tra pene e tormenti, ma
anche con le oasi che Egli mi dona. Ecco che la
tua vera amicizia mi sorregge, mi allevia
le tribolazioni. Don ti sei presa cura di me,
dicendomi: “C’è bisogno” al Santuario della
Madre Incoronata, per cui sono corsa, la
tua vicinanza mi ha fatto sentire e propagandare