42. L’AMORE È….

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QUESTO È IL MIO CORPO

Ogni volta che prendiamo l’eucarestia:
“Questo è il mio corpo, la mia carne, la mia vita offerta (spesa, vissuta,
impiegata) per tutti”…
Non solo prendo il pane e il vino, ma prendo anche la mia vita e mi
dico: “Questo è il mio corpo offerto per tutti”.
Fa’ che il mio pane diventi vita per tanti; che come questo pane diventa
vita, energia, vitalità, per tutte queste persone che lo mangiano, così
la mia vita diventi pane, energia, vitalità per tanti altri.
Io percepisco, allora, un fremito, un battito in me, un invito a fare
del mio corpo, della mia passione, delle mie giornate, della mia vita
qualcosa di “importante”; sento nascere il coraggio e la forza di
lottare, di spendermi, di darmi, di macinarmi perché io possa essere
per qualcuno un po’ di pane o un po’ di vino.
L’imperfezione compare agli occhi del Signore
se ci umiliamo, Dio della Misericordia Insondabile
hai pietà della nostra Miseria, nostro Dio ti sei umiliato
per noi e noi Tuoi figli servirTi vogliamo in ogni modo…