La Voce
Corro, corro, dopo aver dato la S. comunione in casa agli ammalati. E’ festa dei Santi, vorrei recarmi in ogni luogo: ai Cimiteri, a casa per scrivere e meditare, ma la Voce
dentro si fa sentire: “Ho bisogno di te, ho bisogno di te”. Nonostante allora il tanto da fare, in più già correrò stasera con mio marito per la S. Messa, vado e
ascolto un’altra S. Messa alla Chiesetta degli Ospedali, dove animo la Santa celebrazione col canto, con incontri. La mia sofferenza e il mio grido raggiungerTi.
possano: “T’invoco parlami”… perchè il mio cuore non sia deserto, arido, non si senta solo … “Sii tu la Mia Voce, le Mie Mani, il Mio Pensiero: O Eternità infinita, Sapienza Tu solo
sei l’immanenza e la Trascendenza in me, con me, per me. Tu solo hai il Sapore della Bellezza, della Eternità continua a parlarmi di Te. Tu sii con me ed io con Te,
avvinti per sempre dall’Amore senza fine. A chi decanterò i miei versi. Tu inviti tutti, chiamando: “Ascolta, popolo mio”, ma ci troviamo così immersi nella terreneità che
non ci accorgiamo di essere così travolti, da non assorbire i beni celesti, perdiamo grazie e meriti, perchè siamo ostinati, sordi e ciechi, incapaci di ascoltare e di capire il Cielo.