16. IL MIO SANTO PAPA MI È VICINO.

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DEDICA A GIOVANNI PAOLO II°

A Giovanni Paolo II, luce,
faro e guida accompagnatrice di me,
sua testimone, e della generazione
del III millennio e della futura
dedico questo lavoro.
Egli ha amato il Creatore,
il Creato, l’Uomo, pregando,
offrendo, incoraggiando a valorizzarsi,
a “Non Aver Paura”, Amando.­­

Un grazie va a te, Uomo Santo del nostro tempo,
testimone di virtù morali, guida per noi uomini
di speranza e di salvezza.
Hai chiamato l’intera generazione
e a farlo continui, perché si possano seguire
il cuore ed i suoi valori.
Grazie, perché hai appellato,
tramite dell’Amore divino, anche me,
umile serva del Signore, ad esternare la ricchezza
e la passione all’umanità.
Il tuo sguardo si è chinato su di me
nell’incontro nella Basilica di San Pietro,
perché io diventassi con i miei scritti,

testimone del nostro tempo e della tua Santità.
Hai detto: “Tutte le correnti di pensiero
del nostro vecchio Continente dovrebbero
riflettere su quali oscure prospettive potrebbe
condurre l’esclusione di Dio dalla vita pubblica,
di Dio come ultima istanza e dell’etica
e garanzia suprema contro tutti gli abusi
del potere dell’uomo sull’uomo”.