16. IL MIO SANTO PAPA MI È VICINO.

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CON MARIA È SCESO IL PROFUMO DI SANTITÀ

Grazie, Signore, per il tuo servo fedele Giovanni Paolo II,
immolato per Te, per noi, per additare all’umanità il Cielo.
É vissuto, ha donato la Sua vita, interamente, si è prodigato
tutto. Profeta dell’Altissimo, dell’umanità, ha camminato
sulla terra, rendendo Gloria a Dio, di Lui innamorato,
peregrino instancabile con la mano nella mano devoto
della Madre, manifestando la vita di Gesù appieno,
formatosi nella Sua umanità, le ferite toccando,
sanando, crescendo e professandosi nelle virtù,
nella discepolanza, nella missione, forte dei meriti
di Maria, a Lei ha chiesto aiuto, protezione, consigli,
l’amicizia, la confidenza per imitarla nell’Amore a Gesù,
fin sotto la Croce. Studioso, teologo, profumo di Dio
sulla Terra, ha sparso i Suoi semi di bontà, di Misericordia,
per custodire e diffondere la Parola, la Buona Novella,
per annunciare, benedire, proteggere uomo – nuovo,
innalzare il Creato, difendere la Creatura, la sua bellezza, la sua
umanità. Ferito nel corpo e nell’anima per il male, ha
continuato la missione, la vocazione che la Madre gli ha
additato e fatto conseguire. Forte nella debolezza
ogni evangelico esempio e teologia della sofferenza
ha prodotto, donato e vissuto, perché la sua anima,
infiammata dal fuoco dell’Amore divino che brucia
dentro, si è espansa sulla Terra tra virtù e santità.